
PERCHE’ COMBATTERE IL TARLO DEL LEGNO:
Il tarlo rappresenta il nemico numero uno del legno rappresentando, spesse volte, il maggiore pericolo per l’integrità delle strutture (travi, solai, mobili, etc.). In alcuni casi la presenza di tarli può costituire un grosso danno. Infatti un massiccio attacco di tarli può avere effetti notevoli se comporta l’indebolimento strutturale di una trave portante.
La presenza dei tarli all’interno di un mobile è rilevabile essenzialmente da due segnali: i mucchietti di polvere di legno sulle superfici e ai piedi del mobile e il rumore particolare prodotto dagli insetti che scavano. Questi indizi devono essere considerati un vero e proprio “campanello d’allarme”, perché in mancanza di un tempestivo e adeguato intervento i tarli possono danneggiare in breve tempo il mobile e vanificare qualsiasi altra operazione di restauro.
COME DEBELLARLO?
L’Ags propone ai propri clienti un accurato piano di prevenzione, monitoraggio, lotta e controllo del tarlo del legno senza alterare l’equilibrio ambientale né causando tossicità all’uomo .
Il piano di lotta integrato prevede l’utilizzo di apparecchiature tecnologicamente avanzate che consentono di espletare i servizi anche in aree ed ambienti di particolare difficoltà operativa.
Il piano è così articolato:
Sopralluogo e analisi dell’area oggetto di intervento
Durante la visita gratuita i nostri operatori provvedono ad identificare l’entità dell’infestazione e determinare, in tal modo, nascondigli e potenziali focolai di sviluppo larvale. Infatti per una corretta prevenzione e per un ottimale riuscita del trattamento risulta propedeutico conoscere la biologia ed il comportamento degli agenti di deterioramento ma anche verificare le condizioni ambientali e micro-ambientali in cui si trovano i manufatti lignei.
Umidità, temperatura, aerazione e luce sono i fattori che possono influenzare l’insediamento dei tarli. Anche lo stato fisico delle superfici viene analizzato poichè può influenzare l’insediamento degli insetti xilofagi. Ad esempio le uova vengono generalmente deposte dove le superfici sono ruvide mentre superfici lisce e lucide scoraggiano l’insediamento dei tarli.
Prevenzione
In questa fase i nostri tecnici provvedono ad ad elaborare programmi di monitoraggio per la prevenzione e il controllo, predisponendo, in base ai risultati ottenuti, piani di intervento specifici. Di fatto a seconda del caso viene attuato il trattamento antitarlo anossico, a microonde e a iniezioni nel legno.
Trattamento antitarlo anossico
Il trattamento antitarlo anossico, da noi proposto, prevede l’irrorazione di anidride carbonica oppure ozono all’interno di una tenda ermetica, all’interno della quale vengono sigillati, sottovuoto, mobili e manufatti lignei, da sottoporre al trattamento, al fine di azzerare la quantità di ossigeno presente. In questo modo, i tarli, le termiti e gli altri tipi di insetti del legno non muoiono per asfissia, ma per riduzione di acqua presente nel loro corpo considerando l’impossibilità di respirare ossigeno.
Si tratta di un metodo sostanzialmente ecologico, perché non sono impiegate sostanze tossiche e la strumentazione utilizzata è ermetica. Tuttavia, data la necessità di inserire il legno infestato in una tenda ermetica, la nostra azienda propone questo tipo di trattamento solo per mobili e oggetti di legno non fissi e nel caso specifico di superfici in legno di piccole dimensioni.
Trattamento antitarlo a microonde
Il trattamento antitarlo a microonde proposto è il metodo più all’avanguardia quando si parla di eliminare definitivamente il problema dei tarli e delle termiti, essendo sicuro, a zero impatto ambientale, incisivo e rapido in virtù dell’elevata mobilità della strumentazione usata e della velocità nella disinfestazione, abbattendo, così, tempi e costi dei metodi tradizionali.
La tecnologia antitarlo a microonde genera la devitalizzazione dei tarli mediante riscaldamento selettivo o differenziale dei materiali, sfruttando la loro predisposizione a riassorbire l’energia trasportata da un’onda elettromagnetica.
Inoltre grazie ai sensori termici, che sono parte integrante del nostro macchinario, è possibile individuare le larve degli insetti xilofagi, monitorare le temperature raggiunte dal legno e rilevare l’eliminazione della colonia degli infestanti, garantendo la tutela del bene, dell’operatore, dell’ambiente e assicurando una totale efficienza. Le microonde, infatti, agiscono direttamente sul legno e solo durante l’esecuzione dell’intervento, senza infestare né l’oggetto dell’intervento, né l’ambiente in cui si trova e rendendo i locali subito accessibili.
Vi è quindi la totale assenza di tossicità e nocività e l'operatore realizza l'intervento nella totale sicurezza grazie a tutti i dispositivi di controllo e monitoraggio e senza alcun utilizzo di prodotti tossici chimici o naturali. Questo tipo di trattamento rappresenta quindi, rispetto agli altri metodi immessi sul mercato, un metodo innovativo, valido, definitivo ed eco-friendly (in assenza di sostanze inquinanti), che non richiede interventi complementari per l’eliminazione e la prevenzione di agenti infestanti, assicurando un ottimo rapporto efficacia dell’intervento/costo della prestazione.
Trattamento antitarlo a iniezioni nel legno
Il trattamento antitarlo a iniezioni nel legno comporta una serie di infiltrazioni, in fori del legno, di prodotti antitarlo specifici. Attraverso degli ugelli che iniettano il prodotto antitarlo nel legno ad una determinata pressione, si va ad agire sulle larve del tarlo eliminandole. Un metodo efficace solo in caso di infestazione già in atto, ovvero in presenza di larve già sviluppate e da eseguire, esclusivamente, su oggetti poco danneggiati e non in caso di infestazioni estese, richiedendo, in tal caso interventi complementari, come il trattamento antitarlo a microonde.
Monitoraggio
Il controllo periodico è fondamentale poiché le alterazioni del legno si manifestano lentamente.
I manufatti lignei, soprattutto se di un certo valore, devono essere controllati almeno ogni 1-2 anni al fine di verificare lo stato sanitario del bene e intervenire qualora se ne presenti la necessità.
L'Artemide Global Service si rende disponibile a stipulare convenzioni con Biblioteche, Archivi e Strutture pubbliche e private di antiquariato per il trattamento del tarlo del legno.
Le termiti creano il loro nido nel terreno da cui si allontanano per erodore il legno (generalmente nelle case).
Vengono spesso confuse con le formiche ma differiscono proprio per il fatto che le forme giovanili - di colore bianco - si nutrono del legno lasciando le "tracce" della loro attività.
Per debellare questo temibile parassita, occorre applicare metodiche altamente specialistiche.
Agli anobidi appartengono diverse specie la cui peculiarità prinicpale è quella di attaccare il legno (i cosiddetti tarli).
Negli escrementi (la rosura di legno che cade dai fori), si trovano pellet di legno pressato.
Gli escrementi cadono dai fori presenti alla superficie del legno e si accumulano al suolo in piccole montagnole.
Non è difficile ritovare questi infestanti anche in ambito alimentare
Attacca il legno delle conifere (abeti, larici, cedri) e manufatti in legno che hanno subito la lavorazione non più di 10 anni fa.
Il ciclo biologico può essere molto lungo.
Ne consegue che l’infestazione può manifestarsi a distanza di 1 o 2 anni dalla messa in opera del legname (tavole, travi, parquet).
ANOBIUM PUNCTATUM DE GEER
La durata del ciclo vitale del tarlo è molto variabile e dipende dalle condizioni ambientali. Generalmente necessita di 2-3 anni per completare una generazione.
Se il manufatto è in ambiente riscaldato il ciclo si può completare anche in meno di un anno con effetti negativi sulla conservazione del manufatto ligneo.
Il legname trattato con resine o vernici vetrificanti non viene attaccato, poiché la femmina non è in grado di trovare fessure utili alla deposizione delle numerose uova.
NICOBIUM CASTENEUM OLIVIER
Specie tipica mediterranea
Anobide termofilo in grado di attaccare qualsiasi oggetto ligneo. Specie che può risultare molto dannosa per archivi e biblioteche poiché le larve possono distruggere materiale cartaceo.
Si individua facilmente perché le pupe si rivestono di un involucro ricoperto degli escrementi larvali